Passeggiata a piedi per le campagne di Contrada Monti!

Per chi vuole staccare dalla bellezza del mare e ritrovare se stesso a ritmo lento, lontano dalle spiagge un po’ affollate, può farsi una bella passeggiata serale, quando il sole non è più così caldo.

In inverno e primavera, va bene a qualsiasi orario. Basta portare con sé un po’ d’acqua, una macchina fotografica e scarpe comode. E’ un percorso che si può facilmente percorrere in un’oretta di cammino, comprese le pause per ammirare i bellissimi scorci vista mare e godere dei profumi della campagna.

Uscendo dal portone del B&B Tre finestre sul mare si gira a destra, percorrendo via Santa Lucia fino alla piazzetta con i lavatoi. Si sale di lato per raggiungere il portone della Chiesa di Santa Lucia. La Chiesa di Santa Lucia, di fattezza sobria ed imponente, fu costruita per volontà del Papa Sisto V (al secolo Felice Peretti), originario di Grottammare e nato il giorno 13 dicembre, data in cui si celebra appunto Santa Lucia. La costruzione della chiesa iniziò nel 1590 dopo la rimozione di alcune case presenti, fra cui quella della famiglia Peretti, ma fu ultimata nel 1595 per volontà della sorella Camilla Peretti, successivamente alla morte del fratello. Sopra il portone della chiesa è visibile il simbolo del pontefice, ovvero un leone rampante che stringe un ramo di pero. Purtroppo la chiesa, danneggiata dall’ultimo terremoto, è attualmente chiusa al pubblico. Proseguendo la bellissima balconata antistante la chiesa, si gira tutto intorno all’edificio sulle scalette laterali. Una volta arrivati proprio dietro la chiesa, si svolta a destra per trovarsi sulla ripidissima via del Castello. Si attraversa Porta Castello, una delle tre porte di accesso al paese una volta completamente fortificato. Salendo ancora, sulla sinistra, si incontrano i resti del Castello vero e proprio (i primi resti sono stati datati al XII-XIII Secolo, ma secondo fonti d’archivio potrebbero risalire anche al IX-X secolo) e la sua bellissima balconata coperta da una vegetazione a pino marittimo.

Da questo luogo è possibile godere di un bellissimo panorama sulla costa, fino al Porto di San Benedetto del Tronto e oltre. In lontananza, nei giorni in cui l’aria è più tersa, si può scorgere la Maiella e le sue vette innevate. Si ritorna su via del Castello e si prosegue verso l’Oasi di Santa Maria ai Monti, un convento di frati Francescani, risalente al XVII secolo, che fu edificato su un precedente Santuario Mariano, di cui è ancora visibile parte di un affresco della Madonna con Bambino. All’interno della chiesa si trovano varie opere fra cui la Madonna della Pace, inizialmente attribuita al Guercino, successivamente ad un pittore della sua scuola. Oltrepassato il chiostro, si accede al boschetto circostante, costituito principalmente da formazioni mediterranee a leccio, completamente circondate da mura.

Proseguiamo la passeggiata tenendoci sulla sinistra e seguendo le indicazioni del percorso che ci portano a fare un anello con paesaggi suggestivi di campagna e vista mare, per ritrovarci di nuovo presso il convento dell’Oasi di Santa Maria ai Monti.

Questa volta scendiamo via del Casale Speranza che ci porterà quasi in prossimità del cimitero comunale. Poco prima di entrare sulla via Cuprense, svoltiamo a sinistra in via Sempione e ancora a sinistra in Via Cagliata, dopo aver percorso un piccolossimo tratto sulla via Cuprense. Via Cagliata è un bellissimo viale alberato che porta diritto verso il borgo, arrivando da sud. Poco prima di entrare al borgo vero e proprio troviamo i resti dell’antica Porta Maggiore conservati all’interno di una teca; qui possiamo inoltre godere del bellissimo panorama verso sud. Eccoci arrivati alla piazza centrale, su cui si affaccia la Chiesa di San Giovanni Battista, una chiesa sobria e rigorosa di impronta controriformista costruita da Pietro Maggi per volere del vescovo di Ripatransone Monsignor Bacher. La chiesa ospita il museo Sistino contenente dipinti, arredi, suppellettili ecclesiastiche e opere cartacee, provenienti soprattutto dalle chiese di Grottammare appartenute a Papa Sisto V. Adiacente alla Chiesa di S. Giovanni Battista troviamo le bellissime logge con annesso il Teatro dell’Arancio, uno dei settantatré teatri storici delle Marche, anch’esso costruito dall’architetto ticinese Pietro Maggi nel ‘700. Come tanti altri teatri Marchigiani fu costruito grazie ad un finanziamento di tipo condominiale, in cui le famiglie più abbienti e in parte il comune finanziavano la costruzione e la manutenzione successiva del teatro, acquisendo così il diritto a sedere nei palchi più importanti durante le rappresentazioni. Purtroppo non sono più visibili i palchi e la platea originaria, in quanto il legno fu usato per le bare durante l’epidemia di spagnola nel secondo decennio del ‘900. Il teatro fu restaurato e riaperto nel 2003. Per chi ama il genere naif, il Museo del Tarpato con accesso dalla piazza, espone le opere del pittore grottammarese Roberto Pomili, detto Il Tarpato.
Volgendo le spalle alla chiesa, prendiamo la strada sulla destra difronte a noi e, tenendoci sempre sulla destra scendiamo fino al prossimo belvedere, dove troviamo il Torrione della Battaglia, che ospita il museo dedicato al più celebre scultore di Grottammare, Pericle Fazzini.
La nostra passeggiata fra bellezze naturali e storiche del Paese Alto termina facendo ritorno al B&B Tre finestre sul mare.